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20 Marzo 2023Quando si parla di strumenti ad uso clinico-diagnostico due cose contano:
- validazione scientifica ovvero la garanzia che lo strumento misuri effettivamente il fenomeno che si vuole valutare
- ripetibilità dell’esame.
Poiché gli odontoiatri e i medici con i quali ci confrontiamo quotidianamente sono molto sensibili a questi aspetti, abbiamo deciso di riassumere in questo articolo gli studi e le ricerche sui quali si basano la validazione scientifica e la ripetibilità dell’esame dell’occlusione dentale effettuato con Teethan.
Come nasce Teethan
Teethan® nasce dall’osservazione e dagli studi scientifici portati avanti dal gruppo di ricerca del Prof. Virgilio Ferruccio Ferrario, presso il Laboratorio di Anatomia Funzionale dell’Apparato Locomotore (LAFAL) nel Dipartimento di Morfologia Umana, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.
Questo gruppo ha concettualizzato un nuovo modello d’uso dell’elettromiografia di superficie in campo odontoiatrico basato su un protocollo specifico per l’analisi del bilanciamento dell’occlusione dentale da un punto di vista neuromuscolare.
Il Prof. Ferrario, infatti, grazie al suo background ingegneristico oltre che clinico, aveva intuito che, per superare le limitazioni da sempre imputate alla tecnologia elettromiografica, servisse costruire un processo di calibrazione e reset occlusale che consentissero di standardizzare l’esame ovvero rendere confrontabili tra loro misurazioni effettuate sullo stesso paziente a distanza di tempo.
Sulla base delle scoperte scientifiche del team guidato dal Prof. Ferrario, Teethan ha poi elaborato un protocollo, detto Test Occlusale Teethan®, suddiviso in due fasi:
- La prima, chiamata Calibrazione, riprende alcuni concetti del test di Meersseman, anche conosciuto come test dell’annullamento della memoria occlusale.
Nell’eseguire l’esame, si interpongono due rulli salivari tra le arcate del paziente, in posizione distale rispetto ai canini, chiedendo al paziente di serrare in massima intercuspidazione per 5 secondi. - Nella seconda fase – Occlusione naturale - si rimuovono i rulli e si esegue un nuovo serramento in massima intercuspidazione della durata di 5 secondi.
Il confronto tra la prova di Calibrazione e quella di Occlusione naturale permette di ottenere dei dati che mostrano l’influenza che i contatti dentali hanno sui pattern muscolari e viceversa, evidenziando i possibili disequilibri occlusali del paziente.
Affidabilità della tecnologia: ripetibilità dei dati e indipendenza dall’operatore
Il protocollo di Ferrario, unito al nostro sviluppo tecnologico, ha permesso di superare diverse delle limitazioni dell’elettromiografia di superficie.
Innanzitutto, l’utilizzo di elettrodi differenziali ha tolto di mezzo la maggior parte delle componenti di cross-talk (interferenze dovute ad altre componenti biologiche limitrofe).
In secondo luogo, le istruzioni di posizionamento delle sonde, derivanti dall’individuazione di specifici punti di repere, permettono di minimizzare gli errori relativi al malposizionamento delle sonde da parte dei diversi operatori.
A tal proposito, il lavoro di Ferrario et al. (2006) si è posto l’obiettivo di valutare la variabilità della misurazione effettuata con l'elettromiografia secondo suddetto protocollo.
Nel loro lavoro, viene predisposta una misura di variabilità e di operatore-dipendenza tramite l’esecuzione di tre sessioni indipendenti di acquisizioni, ciascuna eseguita su sette soggetti differenti a distanza di 48 ore ciascuna.
L’accuratezza e la precisione della misura sono state quantificate tramite opportuni strumenti statistici.
Per tutti gli indici, gli score superano la soglia - globalmente riconosciuta - corrispondente ad un buon livello di accuratezza.
Altro dato interessante emerso è il seguente: in tutte le variabili estratte e analizzate statisticamente, l’interazione tra “operatore” e “operatore-soggetto” non sono risultate statisticamente significative, a dimostrazione che l’esame non può considerarsi operatore dipendente.
Teethan nella clinica: pazienti TMD
Volendo approfondire, invece, la valenza clinica dell’esame Teethan®, un interessantissimo studio di Dottorato [b] ha messo a confronto soggetti sani e pazienti TMD, a loro volta suddivisi in pazienti con osteoartrosi e pazienti con un danno limitato ai tessuti molli.
I pazienti sono stati analizzati tramite Test Occlusale Teethan® e risonanza magnetica.
I risultati dello studio hanno dimostrato una correlazione significativa tra i due test strumentali, nel riuscire a distinguere correttamente le due tipologie di pazienti.
Per questa ragione, l'uso di Teethan® è stato proposto come un primo screening sui pazienti con TMD, limitando la prescrizione della RMN solo ai casi in cui si riscontrano con Teethan anomalie rispetto ai valori di riferimento.
Teethan nella clinica: calibrazione di un bite
Il lavoro di Tecco et al. (2021) si è posto l’obiettivo, invece, di testare Teethan® come guida negli aggiustamenti di bite, comparando i risultati della terapia con bite calibrato con Teethan e quelli con bite standard.
I pazienti trattati lamentavano cefalee muscolo-tensive, associate a dolore ai muscoli masticatori durante la palpazione, ma anche dolore durante i movimenti mandibolari. Nessuno di loro era affetto da dislocazioni del disco o da malattie degenerative dell'articolazione.
Al gruppo di studio è stato somministrato un bite modificato fino al raggiungimento dell’equilibrio neuromuscolare secondo Test Occlusale Teethan®.
Il gruppo di controllo, invece, ha ricevuto un dispositivo orale costruito per generare contatti omogenei.
Sebbene entrambi i dispositivi orali abbiano avuto un impatto positivo sulla salute dei pazienti dei due gruppi, quello calibrato con Teethan ha prodotto, a distanza di otto settimane, un miglioramento del dolore ai muscoli masticatori durante palpazione pari al 72% [e], delle emicranie pari al 68.5% e del dolore funzionale pari al 66.6%.
Gli stessi parametri, per il gruppo di controllo, erano invece rispettivamente pari a 60%, 13%, 36%.
Emerge quindi come l’utilizzo di Teethan® nella calibrazione del bite abbia permesso di:
- diminuire i tempi di trattamento e
- aumentarne la predittività.
Teethan nella clinica: funzionalizzazione di manufatto protesico
L’occlusione con prematurità o contatti non bilanciati, sia su denti naturali che su protesi, può provocare una torsione mandibolare o un baricentro sfavorevole. L’alterazione muscolare che ne deriva non è evidente a livello macroscopico, ma può portare, nel breve-medio termine ad alterazioni ossee.
Lo studio di Tartaglia et al. (2014) ha analizzato pazienti con riabilitazioni protesiche complete, sia durante il design della terapia che nei follow up successivi.
Dopo l’inserimento degli impianti, ad una settimana dall’intervento, sono state operate modifiche occlusali - in accoppiamento a cartine articolari - sui pazienti fino al raggiungimento dell’equilibrio neuromuscolare, come indicato dai report del Test Occlusale Teethan®, anche per individuare la miglior dimensione verticale funzionalmente accettata.
Al follow up di un anno con elettromiografia di superficie, l’attività dei muscoli masticatori, oltre ad aver conservato la sua condizione positiva della consegna del manufatto definitivo, ha subito un netto miglioramento generale, dovuto indubbiamente al periodo di adattamento ed allenamento del paziente alla sua nuova occlusione e funzione masticatoria.
Anche in questo caso, come per la terapia con bite, l’adozione preventiva dello strumento Teethan® ha permesso di consegnare un manufatto ad alta predittività clinica.
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Riferimenti
- Ferrario, V. F. (2006). The influence of occlusion on jaw and neck muscle activity: a surface EMG study in healthy young adults. Journal of Oral Rehabilitation, 33(5), 341-348. https://doi.org/10.1111/j.1365-2842.2005.01558.x
- Lodetti, G. (2012). Indagini strumentali elettromiografiche in pazienti con disordini temporomandibolari. CORE. https://core.ac.uk/download/pdf/187905091.pdf
- Martino, T. G. (2014). Functional evaluation of implant supported prosthesis. Overdenture, 1(1). http://www.stomaeduj.com/wp-content/uploads/2015/08/Functional-evaluation-of-implant-supported-prostheses.pdf
- Tecco, S. (2021). Electromyography-Guided Adjustment of an Occlusal Appliance: Effect on Pain Perceptions Related with Temporomandibular Disorders. A Controlled Clinical Study. Diagnostics, 11(667), 1-11. https://doi.org/10.3390/diagnostics11040667
- Rilevazione effettuata tramite questionario somministrato ai pazienti