Q&A TEETHAN CONVENTION 2022

“Ci sono moltissime app per la scansione 3D. Ha un consiglio su quale scegliere?”

Risposta del Dott. Frigione: “Quella che secondo me è la migliore è Metascan.”

 

“Come si fa a riportare la DVO rilevata con Teethan nel programma dello scanner?”

Risposta del Dott. Frigione: “Dopo aver visto che una posizione trovata con i leaf gauge è corretta faccio un GIG con del composito, in modo tale da bloccare quella posizione, e con lo scanner vado a rilevare l’impronta. In sintesi, si importa la scansione normalmente e si va a prendere la nuova occlusione. Non facciamo altro che andare a registrare l’occlusione appena trovata.”

 

“Come si posizionano durante l’esame Teethan questi leaf gauge? Si esegue prima la calibrazione classica con i rulli di cotone e poi si posizionano i leaf gauge? Si posizionano su molari e premolari?”

Risposta del Dott. Frigione: “Si esegue sempre la calibrazione classica. Quando li posizioniamo in bocca bisogna stare attenti a non metterli su un unico dente perché in quel modo andremmo a creare un’interferenza. Io, per protocollo, inserisco il leaf gauge dal primo molare fino quasi al canino, in modo tale che vengano messi più o meno al centro della masticazione e non vadano ad interferire sul ruolo del massetere o temporale.”

 

“Che app utilizza per la scansione facciale?”

Risposta del Dott. Frigione: “Utilizzo Metascan.”

 

“Se lavora maggiormente la parte destra e non riesci a centrare tutto in maniera simmetrica, dove incrementi assimetricamente?”

Risposta del Dott. Frigione: “Chiaramente Teethan ha bisogno di una curva di apprendimento. I valori molto spesso si possono anche contraddire. Quello che faccio è leggere bene il tracciato. Se ci sono delle interruzioni di flusso immediate, quello che succede nella funzionalizzazione della masticazione è che la paziente chiude, sente dolore e in quel momento si bloccano i muscoli. Allora si parla di pre-contatto traumatico e in quel caso metto un bilanciamento a destra. Con quei fogliettini faccio in modo tale da andare in aggiunta e verificare cosa succedse poi con l’esame Teethan. Seguo questo processo fino a quando non vedo che il baricentro si sposta da destra a sinistra.”

 

“Quali scanner utilizza lei oggi?”

Risposta del Dott. Frigione: “Oggi uso lo Shining. Ormai la qualità si è quasi uniformata, per questo, a mio avviso, è importante guardare le funzioni accessorie. Con lo scanner Shining è possibile rilevare l’occlusione dinamica.”

 

“Lei osserva una differenza nella misurazione e regolazione della DVO tra un paziente edentulo bimascellare su impianto e uno che ha ancora denti con propriocezione radicolare?”

Sicuramente sì. La propriocezione aiuta il paziente. Quando andiamo a definire la DVO diamo una nuova informazione ai muscoli. Se un paziente ha i denti e quindi ha la propriocezione, si adatta molto più velocemente e quindi riesco ad avere subito un riscontro sul mio valore della DVO.

Mi capita molto spesso con pazienti edentuli di cercare già dal primo appuntamento una corretta DVO. In realtà questa operazione non è possibile perché il sistema non riesce subito a recepire l’altezza: in quel caso io consiglio di fare una protesi provvisoria con la DVO presunta che serva a verificare nel tempo se quel valore è corretto. Tendenzialmente se il paziente ha i denti qualsiasi cosa si faccia in bocca con un rialzo il riscontro è immediato; se non ci sono più denti e abbiamo perso la propriocezione, allora quel processo è un po’ più lungo per cui passare da una protesi provvisoria, che viene funzionalizzata qualche settimana in bocca, può essere un valido modo di affrontare il caso.”

 

“Quali strumenti utilizza in prima visita?”

Risposta del Dott. Gizdulich: “In prima battuta utilizzo Teethan. L’importante è fare l’elettromiografia in fase iniziale perché,  in quel momento, risulta maggiormente efficace per guidare un piano terapeutico, anche perché poi non potrò più fare l’esame fino alla fine della terapia o comunque dopo aver aspettato un certo numero di mesi, perché altrimenti non avrei risultati attendibili. Secondariamente, è importante fare la prognosi, non solo la diagnosi, cioè studiare la posizione mandibolare e seguire i passi come se si dovesse costruire un bite. Però, utilizzare quelle informazioni nel piano terapeutico piuttosto che con la costruzione di un bite e questo si fa a prescindere dalla sintomatologia dei pazienti. Anzi si fa di regola su pazienti che non hanno sintomatologie in corso per migliorare la qualità del nostro lavoro. Dobbiamo ragionare più in termini di funzione che di controllo del dolore, perché quest’ultimo si può ottenere anche con altri presidi.

 

“Perché non fare in modo che Invisalign produca già mascherine nella posizione gnatologia corretta magari dotate di valli di avanzamento?”

Risposta del Dott. Gizdulich: “Ci sono già. Ma ci sono limiti operativi, cioè quando la mascherina ha il vallo riesce ad abbracciare meno il dente e soprattutto nei settori posteriori abbiamo una spinta ortodontica ridotta e questo è un pochino uno dei punti deboli degli allineatori. Inoltre, ho visto che è meglio utilizzare questi valli su pazienti adolescenti in fase di sviluppo, mentre sugli adulti l’utilità è più limitata.”

 

“La position du patient lors du test conditionne le résultat de la reprogrammation, la courbure cervicale est trop prononcée et il y a donc une modification des contact. Avez vous fait des test differents en corrigeant la posture. Nous faisons ca. En France avec la méthode de reprogrammation neuro motrice par la voie centrale. C était pour le patient B qui présente un problème de Deglutition et une sous dimension verticale. Donc peut on augmenter la DV et ré tester avec alifix”

Traduzione:

“La posizione del paziente durante il test condiziona il risultato della riprogrammazione, la curvatura cervicale è troppo pronunciata e c’è quindi una modifica dei contatti. Hai fatto diversi test durante la correzione della postura. In Francia, lo facciamo con il metodo della riprogrammazione neuromotoria per via centrale. Era per il paziente B che ha un problema di deglutizione e una sottodimensione verticale. Quindi possiamo aumentare il DV e ripetere il test con Alifix”.

Risposta del Dott. Montagna: “Bonjour, la position du patient lors du test avec Alifix est tres important puor ce que vous avez dit. Je test le patient assis sur un tabouret pour exclure les afferences des pieds. Apre les tests de la bouche (test de position, de fatigue et de lateralitè), je test la cervicale pour evaluer si le problème est ascendant ou descendant: si les tensions cervicales ameliorent avec Alifix le problème est descendant, sinon il y a un problème cervicale. La plupart des cas sont mixtes et nècessite un traitement en èquipe. Alifix permet de tester le patient par la voie pèriferique réflexe, et entrainer la musculature en modifiant les modèles moteurs au niveau central.

Chaque fois que je modifie l’occlusion, je teste le patient pour evaluer que soit fonctionelle. Le test de fatigue est important indirectement également pour la deglutition parce qu’une faiblesse des masséters peut altérer la posture statique et dynamique de la langue et les deux choses sont liées à la DV.

Traduzione: “Buongiorno, la posizione del paziente durante il test con Alifix è molto importante per quello che lei ha detto. Sto testando il paziente seduto su uno sgabello per escludere piedi afferenti. Dopo i test della bocca (test di posizione, fatica e lateralità), testerò la cervicale per valutare se il problema è ascendente o discendente: se le tensioni cervicali migliorano con Alifix il problema è discendente, altrimenti c’è un problema cervicale. La maggior parte dei casi è mista e richiede una terapia di Team Alifix testa il paziente attraverso la riflesso periferico e allena la muscolatura alterando gli schemi motori a livello centrale.

Ogni volta che modifico l’occlusione, collaudo il paziente per valutare che sia funzionale. Il test di fatica è indirettamente importante anche per la deglutizione perché una debolezza dei masseteri può alterare la postura statica e dinamica della lingua ed entrambe le cose sono legate alla DV.”

 

“Buongiorno dottore, ritiene che la stanchezza muscolare potrebbe essere associato alla disappetenza che rileviamo tante volte nei bambini oltre che alla loro difficoltà a masticare?”

Risposta del Dott. Montagna: “Nella mia cartella clinica ho proprio questa domanda che faccio sempre alle mamme: “suo figlio riesce a masticare cibi duri?” Molto spesso mi riferiscono una lentezza nel masticare (tengono il cibo in bocca per molto tempo), difficoltà a mangiare la carne (consistenza gommosa) o la crosta del pane (cercano sempre la mollica). Questi sono segnali importanti di possibile stanchezza muscolare. Mi capita spesso che al test con Alifix si manifesti stanchezza anche prima di un minuto e che a volte il bambino non sappia neanche come masticare Alifix (non hanno neanche la consapevolezza di come si mastichi).

Tutte queste condizioni scompaiono dopo allenamento con Alifix e la mamme mi dicono: ”Pensavo che quel cibo non gli piacesse”… e invece non riusciva a masticarlo. Ovviamente questi sono problemi funzionali, diverso è il problema dell’inappetenza o disappetenza vera che hanno altre origini che non c’entrano con la masticazione. Il problema è sempre fare una diagnosi corretta.”

 

“Si puo’ anche presumere che il good responder abbia una sindrome discendente, con coinvolgimento primario dell’occlusione, mentre il bad responder abbia una sindrome ascendente, che influenza lo schema muscolare non a partire dall’occlusione, ma ad esempio dall’appoggio plantare o altri problemi muscolo-scheletrici?”

Risposta del Dott. Montagna: “Caro Dottore, hai perfettamente ragione! Solitamente il good responder ha solo un problema occlusale e quindi, eliminato il problema, il paziente sta bene.

Il bad responder bisogna vederlo sotto due aspetti: uno è quello a cui ti riferivi del problema ascendente, l’altro quello della presenza di stanchezza muscolare che può essere svincolato da un problema ascendente.

Il primo (problema ascendente) si riferisce a condizionamenti della muscolatura a partenza, per esempio, dal collo. Sono sempre più frequenti i pazienti che hanno problemi cervicali perché lavorano al computer o al cellulare. In questo caso il muscolo è normale e risponde normalmente agli stimoli propriocettivi e la risposta a quello che fai è solo condizionata dal problema scendente, quindi devi lavorare insieme ad un bravo fisioterapista o osteopata che ti elimini la componente ascendente prima di fare il lavoro in bocca.

Il secondo (stanchezza muscolare), nasce dallo stress e dall’alimentazione morbida che sta indebolendo la muscolatura. Questa condizione altera il metabolismo del muscolo per cui abbiamo risposte anomale agli stimoli propriocettivi: es modifichiamo appena l’occlusione e il paziente inizia ad avere un sacco di problemi (risposta sproporzionata a quello che abbiamo fatto: è il classico paziente occluso-sensibile). Ecco che in questo caso devi eliminare la stanchezza facendo allenamento con Alifix secondo il protocollo e non hai bisogno del fisioterapista, anzi, è il fisioterapista che ha bisogno del tuo aiuto perché la stanchezza dei muscoli masticatori crea un problema discendente, favorendo problemi funzionali cervicali (tipico è quando il lavoro del fisioterapista recidiva dopo poco tempo).

Con Alifix puoi inquadrare il paziente dal punto di vista ascendente o discendente facendo dei semplici test cervicali da abbinare ai test della muscolatura orale che avrai visto nei vari webinar.

 

“Data l’importanza della lingua nelle disfunzioni e nella postura testa-collo, come possiamo indagare con Teethan i muscoli linguali? Anche con sistema 6 canali se necessario.”

Risposta del Dott. Montagna: “Le alterazioni linguali sono fondamentali e spesso presenti nei disequilibri.

Non sono a conoscenza di lavori che permettano di indagarla con il Teethan e, se devo dirti il mio parere, non penso sia affidabile una valutazione del genere. Unica cosa che puoi “sospettare” è che una attività ridotta dei masseteri condizioni il sollevamento posteriore della lingua durante la deglutizione e quindi ne favorisca la postura bassa. Questa considerazione la traggo dal lavoro delle logopediste che che devono rinforzare i masseteri per potere rieducare correttamente la postura della lingua. Ma ripeto…l’indagine elettromiografica della lingua attraverso il Teethan, a tutt’oggi, mi sembra poco praticabile.”

 

“Se la lingua è una parte importante del disequilibrio, al fine di terapie specifiche ortodontiche e logopediche si possono fare test Teethan con la punta della lingua in posizione spot?”

Risposta del Dott. Montagna: “Non li ho mai fatti e non saprei che interpretazioni pratiche trarne. Il nostro sistema di regolazione neuromotoria è molto complesso e riunisce molte informazioni prima di definire un output. Pensa solo alla presenza di tensioni cervicali: lo stesso test fatto in presenza o assenza di tensioni cervicali (anche minime) cambia completamente e la situazione si complica. Quando facciamo degli esami, di qualsiasi tipo, devono darci delle informazioni che ci aiutino a prendere decisioni pratiche per risolvere il problema.”

 

“Allenamento posteriore ed allenamento anteriore: è possibile specificare meglio i tempi d’esecuzione e la temporalità e se esiste differenza se iniziare posteriormente o anteriormente, grazie.”

Risposta del Dott. Montagna: “L’allenamento è fatto sia con lo spessore maggiore in posizione posteriore sia in posizione anteriore perché, a seconda di dove è posizionato, andiamo ad allenare catene muscolari differenti: se posteriore alleniamo il massetere e tutta la catena cranio-cervicale collegata mentre se lo mettiamo anteriormente alleniamo i temporali e la catena di pertinenza. Si inizia SEMPRE l’allenamento nella posizione più comoda perché se lo fai iniziare nella posizione scomoda lo metti già in difficoltà condizionando la masticazione e allungando i tempi di risposta. I tempi di esecuzione del protocollo dipendono dal risultato del test della stanchezza secondo lo schema che vi ho fatto vedere (lo puoi scaricare da questa pagina del sito https://teethan.com/prodotti/alifix/).

 

“Nella pratica clinica come posso usare Alifix in un protocollo standardizzato?”

Risposta del Dott. Montagna: “Innanzi tutto, per inserire un nuovo protocollo nella routine di tutti i giorni, devi avere bene chiaro che vantaggi ti dà. I test con Alifix ti permettono di inquadrare la capacità di adattamento del paziente, ossia definire il rischio che il paziente sviluppi dei problemi una volta che tu gli hai fatto un lavoro in bocca (se il paziente è occluso-sensibile o no) e, se presente, prevenire il problema. Inoltre ti aiuta a capire se il lavoro che hai fatto è funzionalmente corretto o, se non lo è, di funzionalizzarlo secondo le caratteristiche del paziente.

Si eseguono i tre test di valutazione :

  • test della posizione comoda
  • test della stanchezza
  • test della lateralizzazione

In base al risultato si applicano i protocolli di decondizionamento, di allenamento e di riattivazione dei pattern motori perduti.

Questi test li puoi applicare sempre in ogni condizione (accezione fatta per i casi di infiammazione, dolore acuto, traumi, locking articolare e, ovviamente, mancanza importante di denti). Ti permettono di integrare una diagnosi clinica e strumentale.

 

“In pazienti con sesti o quinti mancanti come posso posizionare il dispositivo?”

Risposta del Dott. Montagna: “Non si può utilizzare e non avrebbe neanche senso utilizzarlo. Bisogna prima avere un piano d’appoggio su cui masticare Alifix. Nella protesi, infatti, prima si fanno i provvisori secondo le procedure a cui si è abituati e poi si effettuano i test e l’eventuale funzionalizzazione con Alifix.”